OTTO MARZO,
letture al femminile per
esplorare,
imparare e sognare senza limiti!
“Storie della buonanotte per
bambine ribelli “
“Good
Night Stories for Rebel Girls “.
- - C’era una
volta una bambina che amava le macchine e amava volare;
- - c’era una
volta una bambina che scoprì la metamorfosi delle farfalle..
100
esempi di forza e coraggio al femminile, per tutte le donne, grandi e piccole,
che puntano sempre in alto. 100 donne straordinarie che hanno cambiato il
mondo, 100 favole per sognare in grande!
Le autrici di questo
interessante libro sono due ragazze molto intraprendenti: Elena Favilli , giornalista-imprenditrice, laureata in Semiotica all'Università di
Bologna con studi al Digital Media a
Berkeley in California. Francesca
Cavallo autrice e regista di teatro.
Esperta d'innovazione sociale, ha fondato “ Sferracavalli “, festival internazionale
d'immaginazione sostenibile. Insieme si sono trasferite a San Francisco
credendo fermamente nel loro progetto startup di giovani imprenditrici, creando un’azienda
che lavora sul web proponendo il
progetto del loro libro ricercando finanziamenti tra chi trovava interessante
l’idea tanto da investirci somme di denaro. In Italia il progetto è stato apprezzato ma non ha avuto molti finanziamenti.
Il primo finanziamento contava 600 mila dollari
ricevuti da investitori italiani e americani.
La
nascita di questo libro racchiude un progetto che è esso stesso l’animo del
libro: ISPIRARE LE BAMBINE A ESPLORARE,
IMPARARE E SOGNARE SENZA LIMITI.
Il progetto nasce
giorno dopo giorno con il pubblico: le ragazze presentano le prime
storie nella newsletter del loro sito
internet , ascoltano il feedback dei
lettori, inserendolo nella versione finale. Così sono state scelte le 100 protagoniste delle
storie: dalla pittrice Frida Kahlo, alla regina Elisabetta I d’Inghilterra,
alle sorelle Brontë, fino alla tennista Serena Williams.
Il volume contiene 100 biografie
di donne famose: 100 favole per sognare in grande raccontate con stile
semplice. Sono artiste, scrittrici, scienziate, sportive che lottano per
affermare la propria personalità, da Rita Levi Montalcini a Michelle Obama.
Ciascuna storia è illustrata
da una illustratrice diversa proveniente da diversi angoli del mondo, una vetrina delle migliori cento
illustratrice del nostro tempo: una splendida unione tra grandi storie di donne
esaltate dal lavoro meraviglioso di altrettante artiste che creano ogni giorno.
«Sono tutti personaggi realmente esistiti, come Maria Sibylla Merian, la
scienziata tedesca che nel diciassettesimo secolo è partita con la figlia su
una nave per andare nel Suriname, in Sudamerica, dove ha scoperto la
metamorfosi delle farfalle — dice Favilli —. Oppure quella di Hatshepsut, la
primissima faraona egiziana, vissuta molti secoli prima di Cleopatra: nessuno
la conosce perché, nonostante il suo fosse stato un regno molto florido, dopo
la sua morte tutte le sue tracce furono distrutte. Si cercò di cancellarne la
memoria per evitare che incoraggiasse altre donne a cercare il potere. Infine
ci sono storie di persone viventi, in modo che le bambine possano avere esempi
più vicini. Come quella, epica e piena di ostacoli, di Serena Williams. O della
nuotatrice siriana, che è arrivata in Grecia trascinando una barca piena di
persone per le ultime centinaia di metri e che ora si allena per poter
gareggiare alle Olimpiadi nella nazionale dei profughi».
Il successo
ottenuto, prima con la pubblicazione del libro in lingua inglese, in seguito
tradotto in dodici lingue, conferma la considerazione delle ragazze riguardo
alla necessità di esporre le bambine a una narrazione diversa della femminilità
che vada oltre la narrativa tradizionale delle fiabe in cui la principessa, in
costante pericolo viene salvata dal coraggioso cavaliere.
Valutando
gli esiti di recenti studi riguardo al fatto che le ragazze, fin dalla scuola
media iniziano a perdere fiducia in se stesse, forse è davvero importante
proporre già dagli otto anni, letture in
cui le protagonisti femminili non siano vittime di stereotipi di genere, relegate
in ruoli di secondo piano, o interpreti di parti da innamorata, mamma, donna in
pericolo.
Per le due ragazze, la scelta di
rivolgersi alle bambine attraverso le storie di queste grandi donne, ha anche uno
sviluppo personale legato al settore in
cui lavorano, ancora strettamente legato alla figura maschile : quello
tecnologico all’interno del quale esse si sono confrontate incontrando non
pochi ostacoli . Attraverso questa scelta intendono dimostrare che
l’innovazione non può essere tale se tiene fuori metà della popolazione.
….sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia.
E,
nel dubbio, ricordate: avete ragione voi..