“Per immaginare, la
mente ha bisogno di immagini”.
- Bruno Tognolini-
Pensando a
una scuola inclusiva, ad un modello che faccia sentire ciascun bambino parte
del tutto, appartenente all’ambiente che vive quotidianamente nel rispetto della propria individualità, è
nato il bisogno di provare un'azione di
lettura diversa dal solito: una lettura di sole immagini in cui ciascuno fosse in
grado di darne una propria interpretazione, un’idea di storia, di racconto, di immaginazione.
Attraverso
questa suggestiva attività, a
prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine culturale, si sono potute
valorizzare, attraverso gruppi eterogenei, le idee di ciascun bambino: Includere vuol dire avere le stesse
opportunità di partecipare fornendo il proprio e personale contributo.
Imparare con
gioia, sperimentare con piacere, scoprire e conoscere le proprie capacità,
prendere consapevolezza delle proprie abilità, sono alcuni punti di forza
emersi attraverso la lettura di immagini
che oltre ad essere essenziale per
lo sviluppo dell'immaginario e della capacità di narrare, è propedeutica alla
lettura propriamente detta.
L’incipit per dare il via a questo semplice lavoro di
fantasia, viene dalla “lettura bianca” della novità editoriale di Amy Nielander
Una
storia senza parole per grandi e piccoli. Una storia solo di immagini. Un libro
molto bello per gli occhi e per lo spirito.
L’idea di fondo è semplice e di una chiarezza
lampante: viene narrata per immagini una gara di velocità tra coccinelle.
Eccole tutte affiancate dietro la linea di partenza, posta sul margine
sinistro del foglio. I primi sostantivi
che mi vengono in mente:
- - PROFONDITA’: le pagine di un bianco disarmante sembrano risucchiarti all’interno alla ricerca di qualcosa, di un messaggio, di un’idea…
- - CURIOSITA’: una pagina bianca, poi un’altra, un’altra ancora, uno spruzzo di colori, un gruppo, un vortice, l’unione, la solitudine. Cosa accadrà alla fine? Ci sarà una frase che chiarisce? Una parola chiave? Un messaggio?
- - STIMOLO: il vuoto, lo spazio, il foglio bianco che invita a scrivere, disegnare, colorare, inventare, immaginare.
Queste le riflessioni dell’autrice ideatrice delle tavole: L’unico
animaletto puntiforme che riesce a proseguire la sua corsa e a spiccare il volo
per evitare l’ostacolo, guadagnando la prima posizione, è una piccolissima
coccinella grigia. Spavalda vola verso la vittoria. Ma c’è davvero gusto a
vincere in questo modo? Si può gioire veramente sapendo che tutti gli altri
concorrenti sono in serio pericolo? O è più gratificante fermarsi, tornare
indietro, e aiutare le compagne in difficoltà? L’autrice sceglie quest’ultima
strada : “Volevo sottolineare l’importanza dell’aiuto reciproco, del sentirsi una
squadra. Le pagine finali mostrano come un piccolo atto di gentilezza possa
renderci più forti e creare un bellissimo effetto a catena”.
QUESTA LA
LETTURA DELLE IMMAGINI DI ALCUNI BAMBINI DI OTTO ANNI:
VINCERE INSIEME.
Una mattina
d’estate, nel grande prato della foresta, un bel gruppo di coccinelle decisero
di sfidarsi in una gara per scoprire chi tra loro fosse la più veloce.
La coccinella più
piccola, agile e veloce, in pochi minuti superò tutte le altre. Dietro di lei
due coccinelle grigie la volevano superare ad ogni costo.
Nel gruppo più
numeroso le coccinelle volavano quasi tutte allo stessa velocità. Alla più
saggia venne un’idea per riuscire a raggiungere le due più piccole. Dopo aver
ascoltato le sue parole, le coccinelle decisero di prendersi per mano e
allungarsi sempre di più tutte insieme fino a diventare un gruppo lungo e unito
fino al traguardo. Insieme formarono un vortice in cui finirono anche le due
coccinelle grigie e quella più piccola.
Tra un battito
d’ali e mani strette l’una con l’altra, volarono fino alla linea d’arrivo e tagliarono il traguardo tutte insieme. Felicissime le coccinelle si abbracciarono
stringendosi forte con le loro ali.
E’ bello VINCERE, ma è più bello VINCERE TUTTI INSIEME.
Nessun commento:
Posta un commento