“VOLGERE LO SGUARDO VERSO
L’ALTRO”
Una delle
tante sfide che ogni giorno la scuola e
la famiglia devono affrontare, è quella di far comprendere ai bambini e ai
ragazzi l’importanza di “ stare attenti agli altri”, di volgere lo sguardo
verso il prossimo per coglierlo nella sua pienezza. Concentrarsi almeno un po’
sui bisogni di chi ci sta accanto, aiuta a crescere e a migliorarsi, e questo è
un messaggio, un valore che la scuola tenta di proporre ai bambini a cominciare
dalle prime classi.
La
scrittrice e filosofa francese Simone
Weil ricorda: “Coloro che sono infelici non hanno bisogno
di nient’altro in questo mondo che di persone capaci di prestare loro
attenzione. La capacità di prestare la propria attenzione a una persona
sofferente è una cosa molto rara e difficile; è quasi un miracolo; è un
miracolo. Quasi tutti quelli che pensano di avere questa capacità non ce
l’hanno…è indispensabile sapere come guardare una persona in un certo modo.
Questo modo di guardare è prima di tutto attento”.
“ Bambini e ragazzi sono il domani
dell’umanità, per aiutarli a crescere e migliorarsi è doveroso curare il settore giovanile anche attraverso
la lettura; essi sono il futuro ed è necessario dar voce alla loro dimensione.
Devono crescere nel miglior modo possibile perché abbiano la possibilità di
cambiare ciò che nella società non funziona”.
Con questo
pensiero lo scrittore siciliano Emanuele Verdura, ospite presso l’AIMC di
Oristano con il Progetto “Coltiviamo parole, raccogliamo esperienze”
patrocinato dal Comune di Arborea, sabato 27 ottobre, ha salutato i bambini e i ragazzi della scuola
primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo di Santu Lussurgiu, in un
incontro formativo in cui ha dialogato con loro rispondendo alle numerose e
interessanti domande sui suoi libri.
Autore di
una ricca collezione di libri dedicati ai ragazzi e autore particolarmente apprezzato anche per testi
didattici, Emanuele Verdura è altresì organizzatore, direttore e relatore di
corsi di formazione nelle scuole; ha conseguito la laurea in pedagogia,
collaborato con riviste locali e nazionali, pubblicato poesie, guide didattiche
e opere di narrativa per adulti e ragazzi con case editrici di rilevante
importanza, presidente dell’AIMC di Milano.
I
protagonisti sono sempre ragazzi che danno voce a realtà esistenziali che ogni
giorno si affrontano a scuola, in famiglia, in ambito sociale , in quei
contesti e quegli spazi ricchi di stimoli e scambi indispensabili per sostenere
la costruzione di conoscenze, motivazioni e atteggiamenti. Personaggi creati dallo scrittore che prendono vita in
svariati luoghi della terra, racconti che parlano di disabilità, emarginazione
e integrazione, storie capaci di dare un contributo alla comprensione di
problematiche come la sordità offrendo un impulso a riflettere sull’infanzia
“perduta” e sulle crudeltà inflitte ai
più deboli. I rapimenti, l’accattonaggio, gli espianti di organi, i bambini
soldato. Storie che prendono vita tra le popolazioni dei paesi in via di sviluppo,
miserie di bambini che vivendo in situazioni di estrema povertà, si ammalano e
muoiono per mancanza di cibo. Terre aride, lotte di religione, problemi igienici
sanitari, alimentari, il commercio di bambini, la miseria delle bidonville, sono
gli argomenti affrontati nei suoi racconti. Non mancano poi
i richiami alla memoria nel ricordare l’eccidio della popolazione ebraica con
la deportazione e lo sterminio, per conoscere e non dimenticare l’importanza
dei valori di libertà e uguaglianza.
I bambini
della scuola primaria e i ragazzi della secondaria si sono appassionati alla
lettura di alcuni di questi racconti e nell’incontro con l’autore hanno
espresso con interesse e coinvolgimento anche emotivo, l’apprezzamento per un
genere letterario che affronta la vita reale, il quotidiano.
Leggere su
argomenti e situazioni che vedono direttamente o vivono indirettamente, li
aiuta a riconoscere le emozioni e le esperienze proprie e altrui e
condividendole pian piano matura anche la loro autoconsapevolezza. Da questo
genere di lettura imparano non solo a gestire e modulare le proprie emozioni,
ma divengono capaci di mettersi “nei panni degli altri” e si aprono a qualunque
tipo di esperienza , anche verso quelle molto differenti dalle proprie. Letture attraverso le quali prendono coscienza
che le esperienze tristi e traumatiche, spiacevoli e frustranti, diventano
momenti da affrontare e vivere come eventi inerenti alla vita stessa.
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