lunedì 3 dicembre 2018


“VOLGERE LO SGUARDO VERSO L’ALTRO”

Una delle tante sfide  che ogni giorno la scuola e la famiglia devono affrontare, è quella di far comprendere ai bambini e ai ragazzi l’importanza di “ stare attenti agli altri”, di volgere lo sguardo verso il prossimo per coglierlo nella sua pienezza. Concentrarsi almeno un po’ sui bisogni di chi ci sta accanto, aiuta a crescere e a migliorarsi, e questo è un messaggio, un valore che la scuola tenta di proporre ai bambini a cominciare dalle prime classi.

La scrittrice e filosofa francese  Simone Weil ricorda: “Coloro che sono infelici non hanno bisogno di nient’altro in questo mondo che di persone capaci di prestare loro attenzione. La capacità di prestare la propria attenzione a una persona sofferente è una cosa molto rara e difficile; è quasi un miracolo; è un miracolo. Quasi tutti quelli che pensano di avere questa capacità non ce l’hanno…è indispensabile sapere come guardare una persona in un certo modo. Questo modo di guardare è prima di tutto attento”.

 “ Bambini e ragazzi sono il domani dell’umanità, per aiutarli a crescere e migliorarsi è doveroso  curare il settore giovanile anche attraverso la lettura; essi sono il futuro ed è necessario dar voce alla loro dimensione. Devono crescere nel miglior modo possibile perché abbiano la possibilità di cambiare ciò che nella società non funziona”.
Con questo pensiero lo scrittore siciliano Emanuele Verdura, ospite presso l’AIMC di Oristano con il Progetto “Coltiviamo parole, raccogliamo esperienze” patrocinato dal Comune di Arborea, sabato 27 ottobre,  ha salutato i bambini e i ragazzi della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo di Santu Lussurgiu, in un incontro formativo in cui ha dialogato con loro rispondendo alle numerose e interessanti domande sui suoi libri.

Autore di una ricca collezione di libri dedicati ai ragazzi e  autore particolarmente apprezzato anche per testi didattici, Emanuele Verdura è altresì organizzatore, direttore e relatore di corsi di formazione nelle scuole; ha conseguito la laurea in pedagogia, collaborato con riviste locali e nazionali, pubblicato poesie, guide didattiche e opere di narrativa per adulti e ragazzi con case editrici di rilevante importanza, presidente dell’AIMC di Milano. 

 Alcune delle sue opere, presentate nell'incontro con i ragazzi,  affrontano con delicatezza e grande competenza, tematiche sociali come l’immigrazione clandestina, la deportazione degli ebrei, la diversità, l’inclusione e  il bullismo: “Kemal il clandestino”, “ La stella del piccolo eroe”, “Vivere la grande guerra”, “Con gli occhi di un bambino sordo”, “ Cibo negato”, alcune delle sue opere apprezzate dai giovani.

I protagonisti sono sempre ragazzi che danno voce a realtà esistenziali che ogni giorno si affrontano a scuola, in famiglia, in ambito sociale , in quei contesti e quegli spazi ricchi di stimoli e scambi indispensabili per sostenere la costruzione di conoscenze, motivazioni e atteggiamenti. Personaggi  creati dallo scrittore che prendono vita in svariati luoghi della terra, racconti che parlano di disabilità, emarginazione e integrazione, storie capaci di dare un contributo alla comprensione di problematiche come la sordità offrendo un impulso a riflettere sull’infanzia “perduta”  e sulle crudeltà inflitte ai più deboli. I rapimenti, l’accattonaggio, gli espianti di organi, i bambini soldato. Storie che prendono vita tra le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, miserie di bambini che vivendo in situazioni di estrema povertà, si ammalano e muoiono per mancanza di cibo. Terre aride, lotte di religione, problemi igienici sanitari, alimentari, il commercio di bambini, la miseria delle bidonville, sono gli   argomenti    affrontati nei suoi racconti. Non mancano poi i richiami alla memoria nel ricordare l’eccidio della popolazione ebraica con la deportazione e lo sterminio, per conoscere e non dimenticare l’importanza dei valori di libertà e uguaglianza.



I bambini della scuola primaria e i ragazzi della secondaria si sono appassionati alla lettura di alcuni di questi racconti e nell’incontro con l’autore hanno espresso con interesse e coinvolgimento anche emotivo, l’apprezzamento per un genere letterario che affronta la vita reale, il  quotidiano.   


Leggere su argomenti e situazioni che vedono direttamente o vivono indirettamente, li aiuta a riconoscere le emozioni e le esperienze proprie e altrui e condividendole pian piano matura anche la loro autoconsapevolezza. Da questo genere di lettura imparano non solo a gestire e modulare le proprie emozioni, ma divengono capaci di mettersi “nei panni degli altri” e si aprono a qualunque tipo di esperienza , anche verso quelle molto differenti dalle proprie.  Letture attraverso le quali prendono coscienza che le esperienze tristi e traumatiche, spiacevoli e frustranti, diventano momenti da affrontare e vivere come eventi inerenti alla vita stessa.













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